Il kefir di latte e la salute del microbiota vaginale

Il kefir di latte e la salute del microbiota vaginale

Il microbiota vaginale è uno dei 5 microbioti presenti nell’organismo umano.
Regolato principalmente dalla presenza dei batteri lattici, la salute di questo microbiota, soprattutto nel periodo della menopausa è di fondamentale importanza per la donna.

Il microbiota vaginale è strettamente legato a quello intestinale, per questo motivo ne abbiamo parlato con il prof. Mario Marani Biologo nutrizionista e farmacista, docente all’Università Cattolica di Roma e membro della Commissione Ministeriale per lo Sviluppo Economico per lo studio di nuove etichette alimentari.

Abbiamo già avuto modo di incontrare il professore, e in quell’occasione abbiamo affrontato il discorso dell’inserimento del kefir di latte nella dieta quotidiana e l’importanza dei probiotici per il benessere intestinale e generale. (per l’intervista completa clicca qui).

In questo secondo incontro il prof. Marani ci ha parlato dell’importanza dei batteri e dei probiotici per il benessere del microbiota genitale.

Dott. Marani, cos’è il microbiota vaginale e perché è importante la sua salute?

Il microbiota vaginale è l’insieme dei batteri che risiendono nell’apparato genitale della donna. Questi batteri hanno una funzione di alleanza e protezione.

Mentre il microbiota intestinale è molto complesso e sinonimo di benessere intestinale e di equilibrio del microbiota è una notevole biodiversità, per il microbiota vaginale vale il contrario.

I principali batteri che compongono il microbiota vaginale sono i lattobacilli e si distinguono in quattro ceppi:

  • lattobacillus Crispatus (che è il principale e che ha la maggiore azione protettiva per la salute genitale della donna)
  • Lattobacillus Iners
  • Lattobacillus Gasseri
  • Lattobacillus Jensenii

Contrariamente a quello intestinale la stabilità di questi quattro ceppi significa salute.

Un aspetto importante è costituito dalla vicinanza anatomica dei due microbioti.
Esiste anatomicamente una situazione di continuità tra intestino e apparato genito-urinario, questo comporta spesso il passaggio di batteri “cattivi” da un all’altro come per esempio la candida che spesso affligge la donna, e che spessissimo parte dall’intestino e arriva a livello genitale e viceversa.

I lattobacilli presenti nel microbiota sono importanti perché producono acido lattico, che in quanto acido abbassa il ph fisiologico.
Nella donna, il ph vaginale ottimale deve essere di 4-4,2.
Le giuste popolazioni di lattobacilli associate alle giuste quantità, garantiscono la giusta produzione di acido lattico e il mantengono il ph in condizioni ottimali.

Diversamente, se questi lattobacilli calano, e questo avviene durante il periodo a cavallo delle mestruazioni o in quello di preparazione alla menopausa, essendoci meno acido lattico, il ph salirà e a quel punto tante popolazioni batteriche (causa ad esempio di cistiti) e lieviti come la candida hanno via libera.

La candida per circa il 25% dei casi è comunque residente ma in una forma silente, non ha possibilità di manifestarsi a meno che non ci siano condizioni che vengono a verificarsi per questi sbalzi di ph, frequenti nella donna in menopausa.

Per la donna in menopausa infatti, è importante Il microbiota vaginale per due motivi:
il primo è questo del ph, la cui alterazione si manifesta con secchezza vaginale , ispessimento ecc;
il secondo è ormonale. Nel microbiota vaginale esistono alcuni batteri, il cui insieme viene detto estroboloma, che rendono attivo l’estrodiolo che è il principale ormone femminile.

Nel periodo della menopausa è importante per la donna che ha fisiologicamente cali ormonali, avere i giusti batteri a garantire la produzione ottimale di, ad esempio, estradiolo e che la terapia sostitutiva prevista, abbia la giusta efficacia.

 

Quindi l’uso di probiotici può essere efficace come supporto della salute genitale femminile?

I probiotici sono alla base di quello che è il benessere sia a livello preventivo ma anche terapeutico di tante patologie correlate.

In tutte le età ma soprattutto nella donna in menopausa avere un protocollo di probiotici ha un’azione soprattutto di prevenzione.

Da aprile 2020 alcuni prodotti probiotici per uso ginecologico non si potranno più vendere, saranno inquadrati o come farmaci o come integratori alimentari. Gli integratori alimentari, ovviamente, non si possono utilizzare per via ginecologica e quello che oggi viene definito dispositivo medico da aprile 2020 non sarà più possibile immetterlo in commercio.

Quindi quello che vale molto è il discorso del probiotico per uso orale che passerà nell’intestino e si trasmetterà al microbiota vaginale.

I ceppi batterici per passare dall’intestino  a quello genitale impiegano 15 giorni.

Avere una terapia probiotica per via orale, che sia una capsula, che sia un integratore o che sia il kefir, che duri meno di 15 giorni non ha significato se li assumiamo per quello scopo.

Infatti alcuni integratori probiotici per via orale per la salute genitale femminile, vanno assunti per almeno 60/90 giorni.

Come detto la volta scorsa per essere efficace, il consumo di kefir di latte deve essere quotidiano e continuativo durante tutto il ciclo di vita dallo svezzamento in poi.

Insieme all’assunzione per bocca, in alcune pazienti è stato riscontrato un beneficio del 25% a seguito dell’uso topico di yogurt o kefir di latte.

E’ importante quindi preservare l’equilibrio e l’attività dei batteri che vengono raggruppati sotto il nome di estroboloma, perchè trasformano nella forma attiva l’estrodiolo, altrimenti inattivo.

In più abbassano i livelli fisiologici del ph attraverso la produzione di acido lattico. Alcuni tipi di batteri, poi, producono perossido di idrogeno, l’acqua ossigenata, che ha un’azione lenitiva nelle vaginosi batteriche, ad esempio poiché è uno degli agenti antimicrobici ad ampio spettro.

 

Abbiamo capito che salute dell’intestino significa anche salute del microbiota genitale e che i probiotici come il kefir di latte sono un valido aiuto. Ma quando si riferisce al kefir di latte, pensa a quello prodotto con i grani o a quello pronto che si trova in commercio?

Pur essendo più ricco dello yogurt in termini di probiotici, il kefir che non è prodotto con i grani non ha la forza probiotica di quello artigianale. E’ preferibile consumare kefir artigianale, preparato in casa con i grani.

 

Esiste un modo per capire lo stato di salute del microbiota intestinale e di quello genitale, per ottenere la giusta terapia?

Come per il microbiota intestinale, esistono kit per il test del microbiota vaginale e del cavo orale, importante in odontoiatria per eliminare il rischio di rigetto degli impianti.

 

Questi test sono attendibili?

Si, arrivano a casa con un referto generico di massima, che poi deve essere necessariamente valutato da uno specialista. Uno dei principali cardini per la terapia è la dieta, l’alimentazione,  una volta avuto il referto sarebbe buona norma iniziare una dieta mirata e dei probiotici indicati da un nutrizionista.

Se il paziente presenta determinati sintomi va da se che c’è una disbiosi  e quindi si parte subito col protocollo di riequilibrio, se invece volessimo andare proprio a essere più dettagliati sul genere di disbiosi, si fa il prelievo delle feci e nel giro di 10 gg arriva il referto.

Conoscere lo stato batterico del microbiota intestinale è importante soprattutto in pazienti con severi sintomi di disbiosi. Per loro può essere utile un’analisi del microbiota attraverso l’uso di questi kit e una dieta associata.

prof. Mario Marani
prof. Mario Marani

Note sul prof. Mario Marani

Biologo nutrizionista e farmacista, manager del microbiota personale e specialista del benessere attraverso la sana alimentazione

Dopo essersi laureato in farmacia nel 1994 si è laureato in Scienza della Nutrizione Umana presso l’Università San Raffaele di Roma.

Dal 2018 è frequentatore del Reparto di Gastroenterologia del Policlinico A.Gemelli in Roma.

Ricercatore e studioso delle diete mirate all’equilibrio del Microbiota intestinale, con relazione alle patologie infiammatorie croniche intestinali.

Nutrizionista del benessere, con particolare attenzione all’estetica e bellezza della pelle , compreso il periodo pre e menopausale.

Docente Master di I livello “Nutrizione, benessere e sport” Università Cattolica S. Cuore Roma.

Docente Master di II livello “Nutrizione e dietetica” Università Cattolica S. Cuore Roma

Accreditato biologo nutrizionista Cliniche “Paideia” e “Mater Dei” in Roma.

Siede nella Commissione Ministeriale per lo Sviluppo Economico per lo studio di nuove etichette alimentari.

Collabora con molti medici estetici per counseling di nutraceutici e cosmeceutici per la bellezza.

Specialista del microbiota intestinale nei centri Artemisia.

http://www.mariomarani.com/

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