Cosa fare quando arrivano i grani a casa
Il momento dell’arrivo dei grani, per ogni kefiriano è un momento importante. Segna l’inizio di un’avventura appassionante che diventerà ben presto uno stile di vita.
Il passaggio del vasetto, dal donatore a noi, è il momento della svolta, ma è facile passare dall’entusiasmo alla confusione…
Tutti, anche i più preparati, anche quelli che hanno letto tutto, tutti abbiamo sgranato gli occhi e chiesto al nostro donatore:
E adesso cosa faccio con loro?
E’ normale, passare dalla teoria alla pratica può sembrare complicato.
Non è così.
Se avete davanti un donatore, sappiate che potete chiedere, non abbiate timore di scocciare o di essere invadenti. Donare grani significa anche e soprattutto condividere. Quindi, non abbiate timore di sembrare stupidi o petulanti. Fatevi dire come fare, e fate tutte le domande che vi vengono in mente. Non tornate a casa pieni di dubbi.
Ma, se siete stati timidi, o se i dubbi vi sono venuti sulla strada del ritorno verso casa, allora vediamo insieme cosa fare con la vostra piccola colonia.
Parliamo di kefiran, grani per il kefir di latte.
Si possono presentare tre situazioni, di cui la prima è quella più frequente. E’ necessario però che siate informati dello stato dei grani che vi stanno donando.
Potrebbero essere:
Kefiran appena separati dalla colonia (opzione più probabile)
Per questo tipo di kefiran non c’è molto da fare, sono grani attivi, separati da una colonia attiva.
Una volta a casa, bisognerà filtrare (separarli dal latte di trasporto con il colino) e pesare i grani, depositarli in un barattolo e aggiungere latte per una proporzione che va da 5 a 10 volte il peso dei grani (si parla di rapporto 1:5 – 1:10)
Cioè se abbiamo, ad esempio, 30 grammi potremmo aggiungere:
150 g di latte (30×5) rapporto 1:5
300 g di latte (30×10) rapporto 1:10
Vi consigliamo di scegliere un rapporto più basso, la prima volta, soprattutto se il peso dei grani è minore di 30 grammi, per dare modo ai grani di ambientarsi. Abbiamo visto che si ambientano più facilmente con rapporti iniziali bassi.
Una volta aggiunto il latte, coprirete il barattolo con un tovagliolo di carta o stoffa leggera assicurandolo al collo del barattolo con un elastico.
Dopo 24 ore, il vostro primo kefir sarà pronto per essere assunto, già dopo la prima fermentazione.
kefiran scongelati o congelati
Potrebbe accadere che il donatore abbia una scorta in freezer da donare. In questo caso dovrebbe informarvi, ma è bene chiedere sempre se sono scongelati o freschi.
Nel caso siano scongelati, dovete farvi dire da quanto li ha scongelati e come lo ha fatto.
Comunque, appena arrivati a casa, dovrete filtrare i grani (quindi separarli dal latte di trasporto con il colino), pesarli e aggiungere latte, meglio scegliere la proporzione 1:5.
Coprire il barattolo con un tovagliolo di carta o stoffa leggera assicurandolo al collo del barattolo con un elastico e lasciarli fermentare per 24 ore.
Al termine delle 24 ore, almeno per i tre giorni successivi, è meglio ripetere l’operazione senza consumare il kefir prodotto.
I grani dovrebbero riattivarsi in pochi giorni, lo capirete perché il latte diventa acido e in mezzo si forma il siero (liquido giallastro)
kefiran disidratati (opzione improbabile)
Non succede quasi mai, la pratica di essiccare i grani è più usata per i grani d’acqua.
Comunque se dovesse accadere che vi donano grani disidratati, dovrete reidratarli nel latte finché non li vedrete molli e idratati.
I grani che restano secchi, vanno eliminati.
Quando saranno tutti morbidi, potrete procedere normalmente come nel caso di kefiran freschi.
RICORDA CHE
E’ sempre bene informarsi prima dello stato dei grani e di fare tutte le domande che avete in mente, non tornate a casa con qualche dubbio. Il donatore sarà ben lieto di darvi tutte le informazioni e l’aiuto di cui avete bisogno.
E’ importante però, arrivare preparati al giorno della donazione.
Non chiedete i grani senza saperne nulla del kefir e di come si coltiva, per non incorrere in errori di gestione o di valutazione.
La coltivazione del kefir deve essere continua e quotidiana, questo è il primo aspetto da considerare.
Se non siete sicuri di poter seguire la colonia, evitate di chiedere in dono i grani e non credete a chi dice che si possono mettere a riposo in frigo e usare solo quando servono.
I kefiran odiano le basse temperature.
